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Inserito da Polizzamigliore.it il 09/01/2013  

Ci sono molti aspetti da soppesare e valutare quando si acquista un’auto...

Auto: valore commerciale o valore a nuovo?

Ci sono molti aspetti da soppesare e valutare quando si acquista un'auto. Tra questi indubbiamente vi è anche il prezzo che non pesa sul nostro portafogli soltanto al momento dell'acquisto, ma anche quando si stipula il contratto assicurativo.

Infatti, è necessario stabilire se assicurare come base il valore del'veicolo a nuovo' oppure il 'valore commerciale'. La prima scelta prevede il versamento di un premio più alto, ma si avrà anche un maggior ritorno nel caso di danni furto e incendio al veicolo per i successivi nove mesi.

Questa, però, non è un'indicazione assoluta: infatti molte compagnie fissano il 'valore a nuovo' soltanto per i primi sei mesi. La seconda scelta prevede invece il versamento di un premio più basso, ma anche un risarcimento inferiore poiché in qualsiasi momento il veicolo subisca danneggiamenti, il risarcimento prevede la detrazione del degrado d'uso. Quest'ultimo è l'elemento che determina il valore commerciale del mezzo che è dato dal prezzo di acquisto meno il 20% dell'Iva meno una serie di altri parametri (la commerciabilità del veicolo, la sua localizzazione, la novità del modello, la classe del veicolo, l'alimentazione e molto altro ancora).

Il problema della valutazione si pone in particolare dal secondo anno dall'acquisto del veicolo. Infatti la differenza tra le due tipologie di assicurazione non si limita al caso della polizza furto-incendio, ma anche in caso di sinistro. L'assicurazione basata sul valore commerciale prevede un risarcimento equivalente al valore di mercato della vettura al momento del sinistro (valore auto meno il degrado d'uso); in caso di danno parziale, invece, il danno sarà equivalente al costo della riparazione o della sostituzione delle parti danneggiate meno le parti considerate degradate dall'uso.

Nel caso in cui, invece, si sia stipulata una polizza assicurativa basata sul valore a nuovo del veicolo, se l'auto fosse completamente distrutta durante un sinistro, il risarcimento sarà pari al valore di mercato dell'auto al momento del sinistro senza che sia tenuto in considerazione il degrado d'uso. Se, invece, il danno è stato solo parziale, l'ammontare sarà considerato equivalente al costo della riparazione o a quello della sostituzione delle parti danneggiate senza che sia tenuto conto il degrado d'uso (sono esclusi da questo privilegio batterie, pneumatici e impianti di scarico).

Indubbiamente una scelta che va ponderata sulla base delle proprie esigenze.

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